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lunedì 19 settembre 2011

“TROPPE BUGIE SULLA CENTRALE, VOGLIAMO INFORMARE I CITTADINI”

Aprono banchetti per la correttezza delle informazioni sul progetto di riconversione.
Vogliamo informare i cittadini nelle piazze perché il lavoro e la salute sono facce della stessa medaglia.
 
Dopo Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po e sabato a Adria , oggi abbiamo incontrato al mercato chi non conosce ancora il progetto, o sa poco e vuole saperne di più su una scelta che significa occupazione e tutela dell’ambiente.

Noi crediamo fermamente nel lavoro che protegge la salute. 
Dietro ognuno di noi c'è un viso, una famiglia, un gruppo di amici. 
Così è per ogni persona che incontreremo e che abbiamo già incontrato durante la raccolta delle oltre 11mila firme, che ha fatto ripartire subito l'iter di riconversione della centrale: vogliamo guardarci in faccia e dire che non siamo così irresponsabili da esporci a rischi. 
Diciamo "Sì al lavoro, sì alla centrale" perché la riconversione a carbone pulito è associata a un forte impegno nelle tecnologie, le migliori disponibili. 
Quelli che dicono "No", invece, raccontano che alcuni beneficeranno della riconversione mentre altri soffriranno le conseguenze. 
Hanno iniziato a distribuire volantini che raccontano bufale sul progetto. Vogliono allarmare la gente con le bugie e cifre scorrette. 
Per questo ritorniamo nelle piazze adesso, per dare le notizie necessarie a difendersi dalle cattive informazioni.

Se è vero che l'uomo ha prodotto il riscaldamento globale, solo l’uomo può trovare la soluzione, che è nelle nuove tecnologie. Da qui arrivano le risposte vere, costruite sulla base di dati oggettivi come l'80% di emissioni in meno rispetto alla centrale a olio combustibile, e come le cifre dell'investimento Enel: oltre 2,5 miliardi, 900 posti di lavoro stabili e punte di 3.500 lavoratori nei 5 anni di cantiere.

Comitato Lavoratori centrale di Porto Tolle