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martedì 31 maggio 2011
RICONVERSIONE CENTRALE ENEL PORTO TOLLE - PIVA (NUOVO SINDACO ROVIGO) FIRMA PETIZIONE LAVORATORI
Superate in tre giorni le 2.000 firme. Solidarietà ai lavoratori Enel anche dai sindacati di Polizia
La petizione del Comitato Lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle è stata sottoscritta anche dal nuovo sindaco di Rovigo, Bruno Piva. "Sostieni il lavoro in Polesine" è arrivata oggi tra le bancarelle del mercato settimanale a Rovigo, in Corso del Popolo, e a Loreo, raccogliendo circa 850 firme (846) per la riconversione a carbone "pulito", bloccata da una sentenza del Consiglio di Stato. Sono state così superate le 2.000 firme in soli tre giorni.
"Il diritto al lavoro e la tutela dell'ambiente possono convivere nel reciproco rispetto, perché la nuova centrale - affermano i lavoratori - rispetta l'ambiente con emissioni del 50% sotto i limiti di legge". Con la prossima riunione della giunta regionale del Veneto, il 7 giugno, arriverà il momento di una nuova manifestazione.
I lavoratori si ritroveranno a Venezia, davanti a Palazzo Balbi.
"Se la Regione, come sostiene il Consiglio di Stato, dovrebbe produrre una "comparazione analitica e motivata" tra l'impatto ambientale di una centrale a carbone e una centrale a gas metano, allora si faccia. Un investimento di 2,5 miliardi non può restare fermo nei corridoi della burocrazia. Stiamo rischiando che finisca all'estero". Rispetto a una centrale a metano, "la riconversione a carbone "pulito" - ricordano i lavoratori - significa 3.000 persone in fase di cantiere, appalti alle imprese locali e 800 posti di lavoro stabili a fine cantiere".
"Con una centrale a metano, invece, tutto questo non ci sarebbe. A Porto Tolle resterebbero solo 30 posti di lavoro e pagheremo bollette più care, perché il gas costa più del carbone".
Solidarietà ai lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle è arrivata a Rovigo anche dai sindacati di Polizia Siap, Silp per la Cgil, Coisp e Anfp, che in Corso del Popolo hanno manifestato contro l'azione di ridimensionamento della capacità operativa delle Forze di Polizia.
La petizione del Comitato Lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle è stata sottoscritta anche dal nuovo sindaco di Rovigo, Bruno Piva. "Sostieni il lavoro in Polesine" è arrivata oggi tra le bancarelle del mercato settimanale a Rovigo, in Corso del Popolo, e a Loreo, raccogliendo circa 850 firme (846) per la riconversione a carbone "pulito", bloccata da una sentenza del Consiglio di Stato. Sono state così superate le 2.000 firme in soli tre giorni.
"Il diritto al lavoro e la tutela dell'ambiente possono convivere nel reciproco rispetto, perché la nuova centrale - affermano i lavoratori - rispetta l'ambiente con emissioni del 50% sotto i limiti di legge". Con la prossima riunione della giunta regionale del Veneto, il 7 giugno, arriverà il momento di una nuova manifestazione.
I lavoratori si ritroveranno a Venezia, davanti a Palazzo Balbi.
"Se la Regione, come sostiene il Consiglio di Stato, dovrebbe produrre una "comparazione analitica e motivata" tra l'impatto ambientale di una centrale a carbone e una centrale a gas metano, allora si faccia. Un investimento di 2,5 miliardi non può restare fermo nei corridoi della burocrazia. Stiamo rischiando che finisca all'estero". Rispetto a una centrale a metano, "la riconversione a carbone "pulito" - ricordano i lavoratori - significa 3.000 persone in fase di cantiere, appalti alle imprese locali e 800 posti di lavoro stabili a fine cantiere".
"Con una centrale a metano, invece, tutto questo non ci sarebbe. A Porto Tolle resterebbero solo 30 posti di lavoro e pagheremo bollette più care, perché il gas costa più del carbone".
Solidarietà ai lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle è arrivata a Rovigo anche dai sindacati di Polizia Siap, Silp per la Cgil, Coisp e Anfp, che in Corso del Popolo hanno manifestato contro l'azione di ridimensionamento della capacità operativa delle Forze di Polizia.
lunedì 30 maggio 2011
CENTRALE ENEL PORTO TOLLE - CONTINUA PETIZIONE LAVORATORI: RACCOLTE AD ARIANO 200 FIRME
I lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle, chiedono la riconversione a carbone pulito, e anche oggi continuano ad Ariano nel Polesine la petizione iniziata il 28 maggio durante "Centrale Aperta".
Alle 1.000 sottoscrizioni di sabato scorso si sono aggiunte 200 firme raccolte ai due banchetti allestiti in Piazza Garibaldi durante il mercato rionale: "Abbiamo a disposizione un'opportunità unica per il nostro territorio, con i 2,5 miliardi di euro del cantiere più grande d'Italia e 3.000 posti di lavoro nei prossimi 5 anni", spiega Andrea Mancin, uno dei lavoratori impegnati nella raccolta firme. "Senza riconversione la crisi si aggraverebbe e resteremmo una parte del Veneto dimenticata e abbandonata".
L'iniziativa del Comitato Lavoratori è in collaborazione con Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil.
Il Sindaco di Porto Tolle, Silvano Finotti, è stato il primo a firmare la petizione.
mercoledì 25 maggio 2011
PORTO TOLLE: TORNA LA CENTRALE APERTA ENEL ALL’INSEGNA DELLO SPORT E DELL’ENERGIA
I lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle, vi invitano sabato 28 maggio, dalle ore 9:30 alle ore 18.00, a Centrale Aperta, un evento fatto di visite guidate, escursioni, sport e tanta musica, nella Centrale Enel di Polesine Camerini.
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