I lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle, chiedono la riconversione a carbone pulito, e anche oggi continuano ad Ariano nel Polesine la petizione iniziata il 28 maggio durante "Centrale Aperta".
Alle 1.000 sottoscrizioni di sabato scorso si sono aggiunte 200 firme raccolte ai due banchetti allestiti in Piazza Garibaldi durante il mercato rionale: "Abbiamo a disposizione un'opportunità unica per il nostro territorio, con i 2,5 miliardi di euro del cantiere più grande d'Italia e 3.000 posti di lavoro nei prossimi 5 anni", spiega Andrea Mancin, uno dei lavoratori impegnati nella raccolta firme. "Senza riconversione la crisi si aggraverebbe e resteremmo una parte del Veneto dimenticata e abbandonata".
L'iniziativa del Comitato Lavoratori è in collaborazione con Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil.
Il Sindaco di Porto Tolle, Silvano Finotti, è stato il primo a firmare la petizione.
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