Una delegazione di 15 lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle è stata ricevuta stamattina dai capigruppo consiliari e dal presidente del Consiglio regionale del Veneto, Clodovaldo Ruffato, alla vigilia della discussione della modifica della legge del Parco regionale del Delta, proposta secondo le indicazioni contenute nel dispositivo della sentenza del Consiglio di Stato sul progetto di riconversione della centrale Enel di Porto Tolle. Hanno partecipato all'incontro anche i consiglieri regionali della provincia di Rovigo Cristiano Corazzari (Lega Nord) e Graziano Azzalin (Pd). "Abbiamo espresso al presidente Ruffato e ai capigruppo la fiducia che il consiglio regionale sapra' operare con senso di responsabilita' e coraggio, assumendo una decisione necessaria a una nuova strategia energetica nazionale e a tutelare salute e ambiente, in giusto equilibrio con lo sviluppo", spiega Maurizio Ferro, portavoce del Comitato Lavoratori. "Parco e centrale Enel - ha detto Ferro durante l'incontro - possono convivere. E' possibile grazie alle nuove tecnologie, e le risorse messe a disposizione da questo investimento potranno essere un forte aiuto a valorizzare il Parco del Delta e le attivita' dell'agricoltura, della pesca e del turismo". "In passato - ha ricordato - i fondi dell'Enel hanno permesso, ad esempio, di realizzare il mercato ittico di Pila, il consorzio fidi che dato le garanzie necessarie all'acquisto dei mezzi pescherecci e, poi, hanno dato le risorse per lo stabulario di Scardovari, che ha fatto conoscere in tutto il mondo il pescato locale, che oggi e' vicino a ottenere con alcune specialita' il riconoscimento Dop".
"La delegazione ricevuta oggi a Palazzo Ferro Fini - conclude Ferro - non rappresenta soltanto i lavoratori Enel e delle imprese locali, ma anche le 11mila persone che hanno detto si' al lavoro e al carbone "pulito" con la petizione che abbiamo promosso in collaborazione con le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil. La coesione del territorio su questo investimento dimostra che la riconversione della centrale di Porto Tolle non è una questione dei lavoratori, di Enel, delle imprese locali dell'indotto. La questione è di tutti: non siamo di fronte a una scelta di bandiera politica, si chiede ai consiglieri di operare nell'interesse di tutti".