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venerdì 3 giugno 2011
CENTRALE ENEL PORTO TOLLE - SUPERATE 3.500 FIRME PER RICONVERSIONE A CARBONE
La Festa della Repubblica è passata a Porto
Tolle con giovani e anziani in fila per firmare la petizione "Sostieni
il lavoro in Polesine". I lavoratori della Centrale Enel, in
collaborazione con le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil,
Flaei-Cisl e Uilcem-Uil, hanno raccolto circa 1.100 firme (1.118) al
mercato di Ca' Tiepolo, nel centro di Porto Tolle.
In cinque giorni, sono già oltre 3.550 persone (3.582) che hanno
sottoscritto l'appello a non fermare il progetto di riconversione a
carbone "pulito", bloccato dopo un ricorso accolto dal Consiglio di
Stato. "Gli anziani - raccontano Andrea Mancin e Roberto Carnemolla
del Comitato Lavoratori - ci dicono di continuare perchè la centrale
Enel è una delle poche risorse rimaste. Hanno visto chiudere gli
zuccherifici, l'ultimo grande cantiere è stato il Passante di Mestre,
e poi il lavoro è finito". Sperano di non vedere i figli trasferirsi.
"Senza la centrale ci chiedono dove deve andare la gente a lavorare".
Poi ci sono anziani che ce l'hanno con gli ambientalisti.
Ricordano che qui si e' lavorato nei canali per la bonifica del Delta,
e che loro sanno bene il valore dell'ambiente, perche' prima qui non
c'era niente.
La speranza dei giovani è di restare nel territorio dove sono
cresciuti, lavorando nel cantiere di riconversione e nella nuova
centrale: "Sono nato qui, mi piace viverci ed è qui che voglio
lavorare".
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