PORTO TOLLE, 7 giugno - Ha superato oggi quota 4.800 firme la petizione "Sostieni il lavoro in Polesine", organizzata dal Comitato Lavoratori in collaborazione con Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil. Le nuove firme sono state raccolte ai banchetti nei mercati di Loreo (224) e Rovigo (382), e intanto continuano ad arrivare le sottoscrizioni anche all'e-mail del Comitato, comitato.azione.lavoratori@gmail.com. Sostengono l'iniziativa giovani laureati, aziende, operai, commercianti. Il "Sì" alla riconversione e'
arrivato anche da un'agenzia di pratiche auto.
Nonostante lo stop del Consiglio di Stato, l'obiettivo da raggiungere resta l'apertura dei cantieri. Si legge nelle mail: "Vi sostengo perche' questo territorio ha bisogno di lavoro". "Spero che la situazione cambi e si risolva tutto al meglio. Io aderisco al vostro comitato come abitante del Polesine e come speranza per un mio futuro".
"Il progetto di riconversione e' fondamentale per rilanciare il nostro territorio, dal punto di vista economico e professionale, soprattutto per il futuro dei nostri giovani e delle nostre famiglie, che mai come in questo momento hanno bisogno di lavorare". Per la riconversione a carbone "pulito", la manifestazione organizzata oggi a Venezia da Cgil, Cisl e Uil regionali, dai sindacati di categoria Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uilcem-Uil e dalle Rsu della Centrale Enel di Porto Tolle, ha raccolto cinquecento persone tra lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle e delle aziende dell'indotto.
Il corteo ha sfilato in Campo San Toma' lungo il tratto di fondamenta che porta a Palazzo Balbi, dove una delegazione sindacale e amministratori locali hanno incontrato il governatore del Veneto, Luca Zaia, per cercare una soluzione unitaria allo stop della riconversione a carbone.
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