La petizione "Sostieni il lavoro in Polesine" ha superato quota 8.000. Intanto si lavora alle prossime manifestazioni. Due convegni "per parlare con il territorio" sono stati previsti dalla Cgil il prossimo 4 luglio e il secondo, il 7 luglio a Porto Tolle, dalla Cisl.
La petizione per la riconversione a carbone "pulito", che il Comitato Lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle ha iniziato il 28 maggio in collaborazione con i sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil, ha aggiunto 484 firme venerdì sera alla Festa di San Luigi Gonzaga di Oca Marina e sabato al mercato di Adria.
Cosi', dopo 15 giorni di banchetti, e contando le adesioni spedite all'indirizzo e-mail comitato.azione.lavoratori@gmail.com, il risultato è 8.056 sottoscrizioni.
La crisi morde in provincia di Rovigo: "Per trovare lavoro bisogna andare lontano. Aspettando la riconversione, anche 100 dipendenti Enel in organico a Porto Tolle devono lavorare in trasferta nelle centrali a carbone di Brindisi, Genova, Civitavecchia e Fusina", ricorda Passarella. Che aggiunge: "Piu' passa il tempo e piu' si allontana l'investimento previsto e la possibilità di un lavoro. Il 7 giugno siamo stati ricevuti dal presidente Luca Zaia a Palazzo Balbi. Un nuovo invito era per il martedi' successivo, al tavolo tecnico dove i tecnici stanno lavorando su tutte le ipotesi legali dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Ma l'incontro e' stato rimandato". "Sembra - continua Passarella - che la richiesta di revocazione della sentenza serve ad avere il tempo di trovare la soluzione giusta Bisogna fare anche altre cose pero': ad esempio, fare pressione sul governo perche' sia attivo sulla riconversione, oppure modificare l'art. 30 della legge del Parco del Delta". "Stiamo pensando, allora - annuncia Passarella - di andare in Consiglio regionale per incontrare i capigruppo dei vari partiti". L'occasione potrebbe essere la seduta del Consiglio in calendario per la fine di giugno, a Palazzo Ferro Fini.
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