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lunedì 20 giugno 2011

FIRME A QUOTA 8.056

La petizione "Sostieni il lavoro in Polesine" ha superato quota 8.000. Intanto si lavora alle prossime manifestazioni. Due convegni "per parlare con il territorio" sono stati previsti dalla Cgil il prossimo 4 luglio e il secondo, il 7 luglio a Porto Tolle, dalla Cisl.
La petizione per la riconversione a carbone "pulito", che il Comitato Lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle ha iniziato il 28 maggio in collaborazione con i sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil, ha aggiunto 484 firme venerdì sera alla Festa di San Luigi Gonzaga di Oca Marina e sabato al mercato di Adria.
Cosi', dopo 15 giorni di banchetti, e contando le adesioni spedite all'indirizzo e-mail comitato.azione.lavoratori@gmail.com, il risultato è 8.056 sottoscrizioni.
La crisi morde in provincia di Rovigo: "Per trovare lavoro bisogna andare lontano. Aspettando la riconversione, anche 100 dipendenti Enel in organico a Porto Tolle devono lavorare in trasferta nelle centrali a carbone di Brindisi, Genova, Civitavecchia e Fusina", ricorda Passarella. Che aggiunge: "Piu' passa il tempo e piu' si allontana l'investimento previsto e la possibilità di un lavoro. Il 7 giugno siamo stati ricevuti dal presidente Luca Zaia a Palazzo Balbi. Un nuovo invito era per il martedi' successivo, al tavolo tecnico dove i tecnici stanno lavorando su tutte le ipotesi legali dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Ma l'incontro e' stato rimandato". "Sembra - continua Passarella - che la richiesta di revocazione della sentenza serve ad avere il tempo di trovare la soluzione giusta Bisogna fare anche altre cose pero': ad esempio, fare pressione sul governo perche' sia attivo sulla riconversione, oppure modificare l'art. 30 della legge del Parco del Delta". "Stiamo pensando, allora - annuncia Passarella - di andare in Consiglio regionale per incontrare i capigruppo dei vari partiti". L'occasione potrebbe essere la seduta del Consiglio in calendario per la fine di giugno, a Palazzo Ferro Fini.

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