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venerdì 17 giugno 2011

SUPERATA QUOTA 7.000 FIRME PER RICONVERSIONE A CARBONE Secondo i giovani "Bisogna dare una svolta a questa crisi"

Al mercato di Ca' Tiepolo, circa 220 persone (217) hanno firmato la petizione del Comitato Lavoratori per la riconversione a carbone "pulito" della centrale Enel. Le sottoscrizioni hanno superato, cosi', quota 7.000 (7.004) sommando i messaggi all'indirizzo e-mail comitato.azione.lavoratori@gmail.com. Ai banchetti della petizione "Sostieni il lavoro in Polesine", partita il 28 maggio scorso, arrivano famiglie preoccupate per il futuro, giovani che non trovano lavoro e quelli che la crisi, senza poter far niente, la vivono guardando le difficolta' dei figli. Gli annunci al megafono della raccolta firme hanno fatto uscire la gente da casa per sottoscrivere la petizione. Raccontano Giampaolo Crozzoletto e Claudio Zanirato del Comitato Lavoratori: "Hanno firmato anche due ragazzi di 24 anni, che stavano in divano a guardare la tv e hanno sentito il megafono. "Qui c'è da dare una svolta, io sono fermo a casa da mesi senza lavoro - ha detto uno di loro -, e così non si può andare avanti". Non vogliamo rassegnarci - continuano Crozzoletto e Zanirato -. Non ci sono solo i 2,5 miliardi che Enel investirebbe per la riconversione. C'e' anche l'investimento di 1 miliardo di euro per un impianto di cattura delle emissioni di anidride carbonica. Sarebbe il primo su scala industriale. Qui c'e' un'azienda pronta a investire, mentre in tanti altri Paesi - ricordano - questa strada l'hanno gia'
presa gli investimenti pubblici, con oltre 35 miliardi di dollari".

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