Cerca nel blog

lunedì 19 settembre 2011

“TROPPE BUGIE SULLA CENTRALE, VOGLIAMO INFORMARE I CITTADINI”

Aprono banchetti per la correttezza delle informazioni sul progetto di riconversione.
Vogliamo informare i cittadini nelle piazze perché il lavoro e la salute sono facce della stessa medaglia.
 
Dopo Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po e sabato a Adria , oggi abbiamo incontrato al mercato chi non conosce ancora il progetto, o sa poco e vuole saperne di più su una scelta che significa occupazione e tutela dell’ambiente.

Noi crediamo fermamente nel lavoro che protegge la salute. 
Dietro ognuno di noi c'è un viso, una famiglia, un gruppo di amici. 
Così è per ogni persona che incontreremo e che abbiamo già incontrato durante la raccolta delle oltre 11mila firme, che ha fatto ripartire subito l'iter di riconversione della centrale: vogliamo guardarci in faccia e dire che non siamo così irresponsabili da esporci a rischi. 
Diciamo "Sì al lavoro, sì alla centrale" perché la riconversione a carbone pulito è associata a un forte impegno nelle tecnologie, le migliori disponibili. 
Quelli che dicono "No", invece, raccontano che alcuni beneficeranno della riconversione mentre altri soffriranno le conseguenze. 
Hanno iniziato a distribuire volantini che raccontano bufale sul progetto. Vogliono allarmare la gente con le bugie e cifre scorrette. 
Per questo ritorniamo nelle piazze adesso, per dare le notizie necessarie a difendersi dalle cattive informazioni.

Se è vero che l'uomo ha prodotto il riscaldamento globale, solo l’uomo può trovare la soluzione, che è nelle nuove tecnologie. Da qui arrivano le risposte vere, costruite sulla base di dati oggettivi come l'80% di emissioni in meno rispetto alla centrale a olio combustibile, e come le cifre dell'investimento Enel: oltre 2,5 miliardi, 900 posti di lavoro stabili e punte di 3.500 lavoratori nei 5 anni di cantiere.

Comitato Lavoratori centrale di Porto Tolle

lunedì 1 agosto 2011

LAVORATORI CENTRALE ENEL PORTO TOLLE INCONTRANO SEGRETARIO GENERALE MINAMB, MARCO DE GIORGI

Una delegazione di lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle e’ stata ricevuta dal segretario generale del Ministero dell'Ambiente, Marco De Giorgi. Durante l’incontro nella sede ministeriale in Via Colombo, i lavoratori hanno consegnato a De Giorgi le oltre 11mila firme di Si' alla riconversione a carbone "pulito" che hanno raccolto, in poco piu' di un mese.
 Dalmazio Passarella, rappresentante delle Rsu della centrale di Porto Tolle, racconta: “De Giorgi ha confermato che c’e’ l’impegno del Ministro Prestigiacomo a esaminare con responsabilita' e determinazione questo progetto il prima possibile. Al ministero sono in attesa della pubblicazione del Bollettino ufficiale della Regione Veneto, con le modifiche alla normativa della legge del Parco del Delta: subito dopo la documentazione sara’ inviata alla Commissione VIA, che recentemente e’ stata rinnovata ed e’ gia’ operativa al 100%”. “De Giorgi – continua Passarella – ha spiegato che i legali stanno verificando se al decreto VIA serve un’integrazione della Regione Veneto e del Ministero dei Beni culturali. Noi abbiamo evidenziato le preoccupazioni di lavoratori e imprese, chiedendo di fare presto”. “Questo incontro – aggiunge Maurizio Ferro, portavoce del Comitato Lavoratori – e’ stato utile a ribadire che l’investimento di Enel e' fortemente voluto dal territorio, che chiede una soluzione rapida contro la crisi. Oggi – continua Ferro – anche il governatore Luca Zaia ha detto, a margine di una cerimonia a Vittorio Veneto, che fra 6 mesi si possono aprire i cantieri a Porto Tolle, perche’ adesso che la maggior parte della procedura e' gia' stata sviluppata, tutto si puo' fare in tempi celeri in sede ministeriale. E’ quello che serve, perche’ la crisi non va in ferie. E il prossimo autunno, se non si sbloccano gli investimenti, c’e’ il rischio di vedere molte chiusure tra le aziende polesane, e ancora disoccupati e famiglie al verde”.

mercoledì 27 luglio 2011

LAVORATORI ENEL PORTO TOLLE: SI’ A MODIFICA LEGGE PARCO E’ MOMENTO PIU’ BELLO




Grazie consiglieri, grazie Venezia! Il voto di oggi in Consiglio regionale e’ il momento piu’ bello e sofferto, durante un iter che dopo la sentenza del Consiglio di Stato, due mesi fa, avevamo creduto fosse perduto. Troppo tempo e’ passato aspettando questo momento, ma ora siamo vicinissimi alla certezza che l’investimento dell’Enel, finalmente, portera’ l’energia e le risorse che faranno il Polesine protagonista dell’economia in Veneto e in Italia. Grazie ai consiglieri, che hanno sostenuto con il loro voto l’opportunita’ della riconversione a carbone pulito.
Questo investimento tutela ambiente e lavoro. Il voto favorevole alla modifica della Legge del Parco ha ascoltato i consiglieri regionali eletti in provincia di Rovigo, sostanzialmente tutti favorevoli. E ha ascoltato tutti i rappresentanti locali sentiti in audizione dalla Commissione Parchi, favorevoli, compreso il presidente dell’Ente Parco del Delta Veneto. Questa e’ stata la volonta’ espressa dal territorio, come hanno detto anche le oltre 11mila firme per il Si’ alla riconversione, che abbiamo raccolto, in un mese, subito dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Grazie!






martedì 26 luglio 2011

LAVORATORI ENEL PORTO TOLLE: “TUTTI A VENEZIA. SETTIMANA DECISIVA, SI SCRIVE LA STORIA”

Per la prima volta dopo sei anni e oltre sessanta manifestazioni, domani sfileremo a Venezia con i nostri familiari. Mogli, mariti e figli ci hanno chiesto di essere al nostro fianco perche’ entriamo nella settimana decisiva per il progetto di conversione a carbone “pulito” della centrale di Porto Tolle.
Da sei anni aspettiamo l’apertura del cantiere piu’ grande d’Italia.
Da troppo tempo lavoratori e imprenditori sono in gravi difficolta’ economiche e hanno bisogno, per rilanciarsi, del progetto dell’Enel, che puo’ garantire la tutela della salute e del territorio e creare sviluppo e occupazione. Vogliamo ringraziare Luca Zaia, che sabato si e’ detto sicuro dell’approvazione della modifica della legge del Parco, rassicurando le preoccupazioni per il prolungarsi del dibattito in consiglio regionale. Lo vogliamo ringraziare oggi e a prescindere dalla modifica dell’articolo 30 della legge regionale sul Parco regionale del Delta del Po che tutti stiamo aspettando. Il governatore e’ stato l’esempio della politica che sta in mezzo alle persone e ascolta, elabora e decide. Tutt’altra campana di chi contesta senza neanche informarsi, di chi dice “No” e fa ricorso a soluzioni parziali e propagandiste, senza sentire ragioni. Domani saremo a Piazzale Roma e poi in corteo a Palazzo Balbi e nel pomeriggio in presidio a Palazzo Ferro-Fini. In questi giorni giorni si scrivera’ il nostro futuro e siamo determinati a fare tutto cio’che sara’ necessario per poter cambiare la vita come e’ stata in questi ultimi 6 anni, e poter dire ai nostri figli: ama, studia, prega e lavora… ma soprattutto mangia!

venerdì 22 luglio 2011

LAVORATORI ENEL PORTO TOLLE INVITANO CONSIGLIERE PETTENO’ A VISITARE CENTRALE FUSINA

Insieme ai consiglieri che hanno fatto il miracolo della moltiplicazione degli emendamenti: e’ l’occasione di cancellare i pregiudizi e chiarirsi le idee sul carbone “pulito”.
Invitiamo i consiglieri regionali del Veneto che ieri hanno fatto il "miracolo della moltiplicazione degli emendamenti" a visitare la centrale Enel di Fusina. Chiediamo che la delegazione sia guidata da Pietrangelo Petteno’. Avrebbe l’occasione di vedere, con i propri occhi, perche’ i Verdi e i sindaci del territorio hanno chiesto il carbone e la co-combustione con il Cdr.

Come a Fusina, anche a Porto Tolle le migliori tecnologie (che per l’impianto del Delta saranno ancora migliori) possono far coesistere il carbone e la tutela di siti "patrimonio mondiale Unesco", come lo sono gia’ Venezia e la sua laguna. Petteno’ potrebbe finalmente schiarirsi le idee dai torbidi pensieri che gli impediscono di avere un giudizio sereno sull’investimento a Porto Tolle.
Dopo la visita a Fusina, ai consiglieri che hanno fatto rinviare, a martedi’ prossimo, il voto sulla proposta di modifica della legge del Parco del Delta, chiederemo un altro miracolo: quello della moltiplicazione dei posti di lavoro. Che non sarebbe un miracolo, ma la realta’, con la riconversione a carbone pulito della centrale di Porto Tolle.

giovedì 21 luglio 2011

LAVORATORI ENEL PORTO TOLLE INCONTRANO CAPIGRUPPO REGIONALI: "RICONVERSIONE E' NELL'INTERESSE DI TUTTI".

 Una delegazione di 15 lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle è stata ricevuta stamattina dai capigruppo consiliari e dal presidente del Consiglio regionale del Veneto, Clodovaldo Ruffato, alla vigilia della discussione della modifica della legge del Parco regionale del Delta, proposta secondo le indicazioni contenute nel dispositivo della sentenza del Consiglio di Stato sul progetto di riconversione della centrale Enel di Porto Tolle. Hanno partecipato all'incontro anche i consiglieri regionali della provincia di Rovigo Cristiano Corazzari (Lega Nord) e Graziano Azzalin (Pd). "Abbiamo espresso al presidente Ruffato e ai capigruppo la fiducia che il consiglio regionale sapra' operare con senso di responsabilita' e coraggio, assumendo una decisione necessaria a una nuova strategia energetica nazionale e a tutelare salute e ambiente, in giusto equilibrio con lo sviluppo", spiega Maurizio Ferro, portavoce del Comitato Lavoratori. "Parco e centrale Enel - ha detto Ferro durante l'incontro - possono convivere. E' possibile grazie alle nuove tecnologie, e le risorse messe a disposizione da questo investimento potranno essere un forte aiuto a valorizzare il Parco del Delta e le attivita' dell'agricoltura, della pesca e del turismo". "In passato - ha ricordato - i fondi dell'Enel hanno permesso, ad esempio, di realizzare il mercato ittico di Pila, il consorzio fidi che dato le garanzie necessarie all'acquisto dei mezzi pescherecci e, poi, hanno dato le risorse per lo stabulario di Scardovari, che ha fatto conoscere in tutto il mondo il pescato locale, che oggi e' vicino a ottenere con alcune specialita' il riconoscimento Dop".
"La delegazione ricevuta oggi a Palazzo Ferro Fini - conclude Ferro - non rappresenta soltanto i lavoratori Enel e delle imprese locali, ma anche le 11mila persone che hanno detto si' al lavoro e al carbone "pulito" con la petizione che abbiamo promosso in collaborazione con le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil. La coesione del territorio su questo investimento dimostra che la riconversione della centrale di Porto Tolle non è una questione dei lavoratori, di Enel, delle imprese locali dell'indotto. La questione è di tutti: non siamo di fronte a una scelta di bandiera politica, si chiede ai consiglieri di operare nell'interesse di tutti".


LAVORATORI ENEL PORTO TOLLE, CONTINUA PRESIDIO A VENEZIA

Nel secondo giorno in Calle larga 22 marzo intonano “Lavoro monta in gondola” sulle note di “Marieta monta in gondola”


VENEZIA, 21 luglio - Una delegazione di 70 lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle ha raggiunto Calla larga 22 marzo a Venezia, per il secondo giorno di presidio all’ingresso di Palazzo Ferro Fini, dove e’ in esame il disegno di legge per la modifica dell’articolo 30 della legge del Parco del Delta. Il gruppo e’ partito in pullman alle 8.20 da Porto Tolle e da Piazzale Roma, con le bandiere delle organizzazioni sindacali, ha raggiunto la postazione. Alcuni lavoratori stanno raggiungendo Palazzo Ferro Fini in gondola che, dicono, "non inquina come le barche e il carbone di Greenpeace, e soprattutto rispetta le leggi e non porta denunce". "La riconversione a carbone "pulito" è il nostro futuro", ricordano i lavoratori. Mentre in consiglio regionale continua l’esame della proposta di legge e degli emendamenti, i lavoratori in presidio intonano la canzone "Lavoro monta in gondola" sulle note di "Marieta monta in gondola": "Lavoro monta in gondola, che a tuti ne bate el cuor / Consiglieri vote' ben, ch'el lavoro portemo a ca' / Consiglieri vote' ben, col sto far del si' e del no / molè un ponto tuti quanti, e dasì lavoro a tanti". 


 

lunedì 18 luglio 2011

LAVORATORI CENTRALE ENEL PORTO TOLLE – OK EMENDAMENTO IN FINANZIARIA, RICONVERSIONE SI AVVICINA

 Il maxiemendamento chiede piu’ sacrifici a famiglie e imprese, ma da’ anche la speranza di vedere realizzati nuovi investimenti come la riconversione della centrale Enel di Porto Tolle, che vale 2,5 miliardi di euro, 3.500 posti di lavoro in cantiere e occupazione stabile per circa 1.000 persone a regime.
Accogliamo con grande soddisfazione l’emendamento contenuto nell’art. 35 perche’ dimostra che opere come riconvertire i vecchi impianti a olio in moderne centrali a carbone “pulito” sono utili all’economia del Paese, oggi dipendente dal gas con prezzi dell’energia per le aziende italiane sono superiori del 33% alla media europea. Le moderne tecnologie fanno produrre dal carbone energia con alta efficienza e basse emissioni, e in questa direzione va anche la proposta di modifica della legge regionale del Parco del Delta, che sara’ in discussione dal 20 luglio. Gli esiti del mercato elettrico continuano a confermare la competitivita’ degli impianti a carbone, che in Italia soddisfano solo il 13% della produzione ma sono quelli che producono di piu’: +44,9% nel mese di giugno, secondo i dati del Gestore del Mercato Elettrico. Mentre continua, invece, la discesa delle vendite dagli impianti a ciclo combinato (-5,2%). Per il lavoro e avere energia a prezzi piu’ bassi saremo in presidio da mercoledi’ prossimo a Palazzo Ferro Fini: vogliamo sostenere i consiglieri regionali impegnati a prendere, come ha gia’ fatto il Parlamento, una decisione che e’ utile a tutti. Come hanno dimostrato 11.000 persone con la petizione per il si’ alla riconversione della centrale di Porto Tolle, sottoscritta anche dal Governatore Zaia, dalla Presidente degli industriali Marcegaglia e da numerosi amministratori locali.

Comitato Lavoratori centrale Enel Porto Tolle

mercoledì 13 luglio 2011

DAL GAZZETTINO DELL'8 LUGLIO 2011

LAVORATORI ENEL PORTO TOLLE - IN MUTANDE PER PROTESTARE CONTRO CHI VUOLE CHIUSURA CENTRALE


I lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle sono rimasti "in mutande" in segno di protesta contro le associazioni che oggi pomeriggio si ritroveranno a Rovigo per il convegno "Carbone: preistoria della tecnologia". Dipendenti Enel e delle aziende dell'indotto della centrale hanno manifestato in boxer e canottiera davanti ai cancelli della centrale, indossando le lettere dello slogan "Si' lavoro, Si' carbone" ed esponendo lo striscione "Noi 11mila firme, voi 11 bugiardi", in riferimento alla petizione che nel mese dal 28 maggio al 26 giugno ha raccolto 11.000 adesioni a favore della riconversione a carbone "pulito". "La riconversione a gas metano che i signori di Legambiente, Wwf, Italia Nostra e Greenpeace vogliono per la centrale di Porto Tolle - spiegano i lavoratori Enel e delle aziende dell'indotto - farebbe solo alzare la bolletta di famiglie e imprese, e porterebbe questo impianto alla chiusura nel giro di poco tempo". Le centrali italiane alimentate a gas naturale, negli ultimi 5 anni, hanno visto diminuire le ore di funzionamento fino al 95%, nel caso degli impianti a gas metano. "Una centrale carbone "pulito" di ultima generazione, invece, garantisce un costo di generazione del 20% inferiore a quello di un ciclo combinato a gas, e realizza 3.500 posti di lavoro in cantiere e circa 1.000 stabili durante l'esercizio della centrale, contro i 30 dipendenti di una centrale a gas". "La crisi ha gia' messo in ginocchio le imprese del Polesine e - continuano i lavoratori - andando avanti su questa strada ci lascera' in mutande, se non ci sara' la riconversione a carbone". "Il carbone "pulito" - concludono - riporterebbe l'impianto di Porto Tolle a essere di nuovo competitivo e compatibile con l'ambiente e il territorio, utilizzando le migliori tecniche che consentono le migliori prestazioni ambientali per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera".

LAVORATORI CENTRALE ENEL PORTO TOLLE: "PAROLE ZAIA VALGONO COME ABBRACCIO A OGNI LAVORATORE"


L'intervento del governatore del Veneto, Luca Zaia, oggi al convegno "Porto Tolle: una questione nazionale", organizzato dalla Cisl, ha dimostrato che la politica delle pacche sulle spalle e' finita: per la riconversione della centrale Enel siamo al momento decisivo. Zaia, dicendo "Grazie per le firme, se non ci foste stati voi al nostro fianco non ce l'avremmo fatta", ha ribadito la volonta' della Regione Veneto di integrare la legge del Parco secondo le indicazioni della sentenza del Consiglio di Stato: ormai, ha detto il governatore, e' questione di ore. Ci aspettiamo, adesso, dall'azione congiunta della Regione Veneto e del Governo, che ha inserito un emendamento su Porto Tolle nella manovra finanziaria, la soluzione che puo' rimettere in moto l'economia del Polesine, dare alle imprese energia piu' economica, soddisfare il fabbisogno elettrico del Veneto e dare un contributo decisivo per la sicurezza energetica del Paese. Ringraziamo Zaia per le parole che valgono come un abbraccio a ogni lavoratore Enel e dell'indotto della centrale, e per aver dato grande valore alla petizione che dal 28 maggio scorso ci ha fatto raccogliere oltre 11.000 firme e adesioni di cittadini che hanno espresso il loro SI' alla riconversione a carbone "pulito".

martedì 28 giugno 2011

RICONVERSIONE CENTRALE ENEL PORTO TOLLE - FIRME PETIZIONE CONSEGNATE DALLE RSU IN COMMISSIONE PARCHI Senza il cantiere, da oggi 80 lavoratori trasferiti in altri impianti Enel e contratti a scadenza nell'indotto

 I rappresentanti delle Rsu della Centrale Enel di Porto Tolle, Gabriele Feggi e Dalmazio Passarella, hanno consegnato oggi al presidente della 2. Commissione consiliare della Regione Veneto, Andrea Bassi, le firme della petizione "Sostieni il lavoro in Polesine", che chiede la riconversione a carbone "pulito"
della Centrale Enel di Porto Tolle. Le adesioni dal 28 maggio al 26 giugno sono 10.408. Sono state raccolte con i banchetti organizzati ai mercati, nei paesi e alle sagre, dal Comitato lavoratori della centrale in collaborazione con i sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil, nonche' via e-mail e tramite i social network che sono stati attivati. La petizione adesso e' nelle mani del presidente del Consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato, e di tutti i gruppi consiliari, che da domani saranno impegnati a esaminare la proposta di modifica dell'articolo 30 della legge istitutiva del Parco del Delta del Po.
La proposta di legge consente la conversione a carbone o altro combustibile solido di impianti gia' esistenti nell’ambito del territorio dei comuni interessati dal Parco, a condizione di assicurare l'abbattimento delle emissioni di almeno il 50 per cento rispetto ai limiti previsti dal decreto legislativo 152/2006, contenente le norme in materia ambientale per i grandi impianti di combustione. "Speriamo che il lavoro dei consiglieri regionali sia attento e veloce, perche' l'iter necessario all'apertura del cantiere di riconversione possa concludersi in breve tempo", affermano i delegati delle Rsu Gabriele Feggi e Dalmazio Passarella, che oggi hanno rappresentato i lavoratori della Centrale Enel.

"I si' alla riconversione a carbone manifestati da oltre 10.000 persone ai banchetti e via e-mail – spiega Passarella – testimoniano che questo progetto e' fortemente voluto e atteso dal territorio polesano.
Speriamo che questo sostegno dia un contributo decisivo al progetto, che oggi e' sospeso insieme al nostro futuro". "Proprio oggi – continuano Feggi e Passarella – e' stato ufficializzato il collocamento di circa 80 lavoratori di Porto Tolle in altre strutture: Genova, Civitavecchia, Brindisi, Fusina e Marghera".
Aspettando la riconversione, l'organico della Centrale di Polesine Camerini si e' ridotto negli anni a "49 turnisti, 65 manutentori e, contando gli amministrativi, complessivamente a 150 persone". "Nel 1995, quand'ero stato assunto e la centrale funzionava a pieno carico – ricorda Passarella – l'organico Enel contava 420 occupati". "Siamo preoccupati – concludono i rappresentanti delle Rsu – anche per l'indotto, che si e' ridotto da circa 250 occupati a dare lavoro soltanto a 30 persone, con un possibile ulteriore taglio dei posti se il cantiere non aprira' presto, perche' i contratti sono in scadenza". “La riconversione – ricordano Feggi e Passarella – impiegherebbe in cantiere fino a 3.500 persone e, con la nuova centrale a carbone in esercizio ci sarebbero 1.000 posti di lavoro permanenti, tra diretti e indotto”.

lunedì 27 giugno 2011

LAVORATORI CONSEGNANO DOMANI IN COMMISSIONE REGIONALE 10.400 FIRME PER RICONVERSIONE CARBONE "PULITO"

La petizione dei lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle per la riconversione a carbone "pulito" ha superato le 10.400 firme e domani saranno consegnate dalle Rsu della centrale alla commissione Urbanistica del Consiglio regionale. A partire dalle 10, la Commissione ha indetto le consultazioni sul disegno di legge della Giunta veneta che propone di modificare l'articolo 30 della legge istitutiva del Parco del Delta del Po. Il disegno di legge consente la conversione a carbone o altro combustibile solido di impianti gia' esistenti, a condizione di assicurare l'abbattimento delle emissioni di almeno il 50 per cento rispetto ai limiti previsti dal decreto legislativo 152/2006, contenente le norme in materia ambientale per i grandi impianti di combustione. A rappresentare i lavoratori saranno le Rsu, che insieme alle organizzazioni sindacali hanno collaborato all'iniziativa svolta dal Comitato Lavoratori della centrale Enel. "Le firme consegnate - si legge nella lettera che accompagnera' i moduli, sottoscritti da 10.408 persone - sono state raccolte a partire da sabato 28 maggio, data della manifestazione “Centrale Aperta”, fino a domenica 26 giugno, da parte dei lavoratori della centrale e dei sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil, nonche' via e-mail e tramite i social network che sono stati attivati". "La presenza capillare nei paesi, ai mercati, alle sagre dei nostri banchetti per la raccolta firme - continua la lettera - ci ha consentito di raggiungere in pochi giorni un numero elevatissimo di firme. Le persone che si sono recate ai nostri gazebo ci hanno manifestato sostegno spontaneo, stima e grande collaborazione, a testimonianza che il progetto di riconversione e' fortemente voluto e atteso dal territorio polesano".

La petizione "Sostieni il lavoro in Polesine" ha raggiunto le piazze di Ariano Polesine, Loreo, Rovigo, Adria, Porto Viro, Porto Tolle, Taglio di Po, Corbola, Papozze, Rosolina, Oca Marina, Ca' Zuliani, Ca'
Cappello e Scardovari. “Vogliamo ringraziare ogni persona che con la sua firma ha contribuito a raggiungere questo traguardo. Con tanta gente al nostro fianco, speriamo che si avvicini l’apertura del cantiere”, commenta Dalmazio Passarella, componente del direttivo regionale della Filctem-Cgil e delle Rsu della centrale di Porto Tolle.

martedì 21 giugno 2011

Modifica della legge che blocca la riconversione a carbone della Centrale di Porto Tolle

Apprendiamo da un comunicato stampa che la giunta della Regione Veneto ha trasmesso al Consiglio regionale una proposta di modifica della legge che blocca la riconversione a carbone della Centrale di Porto Tolle. Questa iniziativa riaccende uno dei motori dell’economia nazionale e la speranza di migliaia di lavoratori, dipendenti Enel e delle imprese nell'indotto. Il nostro futuro e' stato sospeso dopo lo stop che il Consiglio di Stato aveva motivato cosi': “Finche' la Regione Veneto non riterra' di modificare la legislazione di sua competenza, deve essere applicata la legge regionale tuttora vigente secondo cui nella zona di Porto Tolle possono essere costruite esclusivamente centrali alimentate da gas naturale o da fonte alternativa di pari o minore impatto ambientale”.
Per la legge del Parco si amministra l'ambiente con il confronto tra i combustibili, ma un confronto così, senza indicare la tecnologia adottata, non ha tecnicamente nessun senso. Oggi i riferimenti tecnici, rispetto alla legge del Parco approvata nel 1997, sono le limitazioni imposte sulle emissioni dall'Unione Europea, previste dalla normativa EU 2001/80/CE e in vigore in Italia dal 1. gennaio 2008, secondo valori che la riconversione a carbone "pulito" rispetta con emissioni ridotte alla metà dei limiti. Siamo quindi fiduciosi, perche' nel mese che e' seguito allo stop del Consiglio di Stato sono stati al nostro fianco la giunta regionale, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, le oltre 8mila persone che hanno firmato la petizione per la riconversione svolta in collaborazione con le organizzazioni sindacali, e perche' abbiamo ottenuto l'impegno dei ministri Paolo Romani e Stefania Prestigiacomo di portare avanti le operazioni di conversione della centrale. Con l'impegno di tutti, e dopo i quasi 150mila posti di lavoro che il Veneto ha perso con la crisi economica, adesso e' il momento di cambiare pagina.

lunedì 20 giugno 2011

FIRME A QUOTA 8.056

La petizione "Sostieni il lavoro in Polesine" ha superato quota 8.000. Intanto si lavora alle prossime manifestazioni. Due convegni "per parlare con il territorio" sono stati previsti dalla Cgil il prossimo 4 luglio e il secondo, il 7 luglio a Porto Tolle, dalla Cisl.
La petizione per la riconversione a carbone "pulito", che il Comitato Lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle ha iniziato il 28 maggio in collaborazione con i sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil, ha aggiunto 484 firme venerdì sera alla Festa di San Luigi Gonzaga di Oca Marina e sabato al mercato di Adria.
Cosi', dopo 15 giorni di banchetti, e contando le adesioni spedite all'indirizzo e-mail comitato.azione.lavoratori@gmail.com, il risultato è 8.056 sottoscrizioni.
La crisi morde in provincia di Rovigo: "Per trovare lavoro bisogna andare lontano. Aspettando la riconversione, anche 100 dipendenti Enel in organico a Porto Tolle devono lavorare in trasferta nelle centrali a carbone di Brindisi, Genova, Civitavecchia e Fusina", ricorda Passarella. Che aggiunge: "Piu' passa il tempo e piu' si allontana l'investimento previsto e la possibilità di un lavoro. Il 7 giugno siamo stati ricevuti dal presidente Luca Zaia a Palazzo Balbi. Un nuovo invito era per il martedi' successivo, al tavolo tecnico dove i tecnici stanno lavorando su tutte le ipotesi legali dopo la sentenza del Consiglio di Stato. Ma l'incontro e' stato rimandato". "Sembra - continua Passarella - che la richiesta di revocazione della sentenza serve ad avere il tempo di trovare la soluzione giusta Bisogna fare anche altre cose pero': ad esempio, fare pressione sul governo perche' sia attivo sulla riconversione, oppure modificare l'art. 30 della legge del Parco del Delta". "Stiamo pensando, allora - annuncia Passarella - di andare in Consiglio regionale per incontrare i capigruppo dei vari partiti". L'occasione potrebbe essere la seduta del Consiglio in calendario per la fine di giugno, a Palazzo Ferro Fini.

venerdì 17 giugno 2011

SUPERATA QUOTA 7.000 FIRME PER RICONVERSIONE A CARBONE Secondo i giovani "Bisogna dare una svolta a questa crisi"

Al mercato di Ca' Tiepolo, circa 220 persone (217) hanno firmato la petizione del Comitato Lavoratori per la riconversione a carbone "pulito" della centrale Enel. Le sottoscrizioni hanno superato, cosi', quota 7.000 (7.004) sommando i messaggi all'indirizzo e-mail comitato.azione.lavoratori@gmail.com. Ai banchetti della petizione "Sostieni il lavoro in Polesine", partita il 28 maggio scorso, arrivano famiglie preoccupate per il futuro, giovani che non trovano lavoro e quelli che la crisi, senza poter far niente, la vivono guardando le difficolta' dei figli. Gli annunci al megafono della raccolta firme hanno fatto uscire la gente da casa per sottoscrivere la petizione. Raccontano Giampaolo Crozzoletto e Claudio Zanirato del Comitato Lavoratori: "Hanno firmato anche due ragazzi di 24 anni, che stavano in divano a guardare la tv e hanno sentito il megafono. "Qui c'è da dare una svolta, io sono fermo a casa da mesi senza lavoro - ha detto uno di loro -, e così non si può andare avanti". Non vogliamo rassegnarci - continuano Crozzoletto e Zanirato -. Non ci sono solo i 2,5 miliardi che Enel investirebbe per la riconversione. C'e' anche l'investimento di 1 miliardo di euro per un impianto di cattura delle emissioni di anidride carbonica. Sarebbe il primo su scala industriale. Qui c'e' un'azienda pronta a investire, mentre in tanti altri Paesi - ricordano - questa strada l'hanno gia'
presa gli investimenti pubblici, con oltre 35 miliardi di dollari".

lunedì 13 giugno 2011

LAVORATORI CENTRALE ENEL PORTO TOLLE - "GOVERNO E REGIONE VENETO UNISCANO LE FORZE PER RICONVERSIONE"

Per aprire il cantiere di riconversione della centrale di Porto Tolle c'è solo un sistema: unire lavoratori, sindacati, politica, associazioni economiche e istituzioni per riprenderci il futuro che aspettiamo da 10 anni. Dopo tutto questo tempo siamo ancora lavoratori dal futuro sospeso, ma possiamo contare sul sostegno di Luca Zaia, arrivato quand'era ministro dell'Agricoltura e oggi che è il governatore del Veneto, quanto sull'aiuto del sottosegretario al Welfare, l'On. Luca Bellotti, sostenitore della prima ora della riconversione a carbone pulito.
Regione e Governo ce la possono fare a sciogliere il nodo che ha stretto la sentenza del Consiglio di Stato. Insieme abbiamo la necessità di condividere un percorso che sia solido e comune, per trovare la soluzione che porti Enel a realizzare nel più breve tempo possibile questo investimento: come è stato confermato ieri sera dal responsabile dei Grandi progetti infrastrutturali, Giuseppe Luzzio, nella riunione straordinaria del Consiglio comunale di Porto Tolle.
Insieme, di questo 2011 potremo dimenticare lo stop del Consiglio di Stato, i record negativi di cassaintegrazione e le chiusure in serie di piccole, medie e grandi aziende. Altrimenti, resteremo senza lavoro, e uniti per rabbia.

Maurizio Ferro, portavoce del Comitato Lavoratori della centrale Enel di Porto Tolle

D ADRIA RACCOLTE IN UN'ORA 200 FIRME PER RICONVERSIONE A CARBONE

Ai lavoratori Enel di Porto Tolle e' bastata un'ora ad Adria, al mercato in Corso Garibaldi, per raccogliere circa 200 firme con la petizione "Sostieni il lavoro in Polesine". L'iniziativa del Comitato Lavoratori, in collaborazione con i sindacati Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil, ha raggiunto quota 6.483 adesioni dal 28 maggio, data di partenza, contando anche i messaggi spediti all'indirizzo e-mail: comitato.azione.lavoratori@gmail.com.
Per le oltre 450 adesioni complessivamente sommate si e' attivato anche il consigliere comunale di Porto Tolle, e componente del Consiglio dell'Ente Parco Delta del Po, Achille Fecchio, che aveva dato la sua disponibilita' sabato sera nella seduta straordinaria del consiglio comunale di Porto Tolle, dedicata alla riconversione della centrale.

"Le persone che incontriamo ai banchetti e per strada ci dicono di andare avanti, di fare cosi' per lo sviluppo del Polesine - racconta Andrea Mancin del Comitato Lavoratori -. La nostra situazione ci fa incontrare tante realta'. I 50enni che restano senza lavoro, gli immigrati che sono arrivati dalla Romania, dalla Moldavia, che vivono da anni in Italia e vorrebbero un lavoro stabile."

giovedì 9 giugno 2011

SOLIDARIETA' AI LAVORATORI ANCHE DA 62 CORRIDORI DEL GRUPPO CICLISTICO DI PORTO TOLLE

"Continuiamo. Bisogna andare avanti per salvare il lavoro".  I banchetti della petizione "Sostieni il lavoro in Polesine" sono stati oggi a Corbola, Papozze e a Porto Tolle. Ai mercati rionali sono state raccolte 412 firme, e insieme alle adesioni all'indirizzo e-mail del Comitato, comitato.azione.lavoratori@gmail.com, e' stata raggiunta quota 5.700.

A Porto Tolle e' arrivata ai lavoratori anche la solidarietà del gruppo ciclistico, che ha fatto tappa al banchetto di raccolta firme con una piccola delegazione in bici, tuta e caschetto. Alle adesioni di oggi si aggiungeranno quelle di tutti i 62 corridori del gruppo, attivo nei vari campionati provinciali, sia di tipo cicloturistico che amatoriale.
Domani ad Agrigento una delegazione di lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle partecipera' alla manifestazione organizzata dai sindacati Flaei, Uilcem e Filctem: "Siamo nella stessa situazione - spiegano -. Anche il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle e' bloccato da un ricorso. Se pensiamo che il diritto di lavorare dovrebbe essere indiscutibile, e vista la fame di lavoro che c'e' in giro, sarebbe grottesco che il Consiglio di Stato, a nemmeno un mese di distanza dallo stop a Porto Tolle, fermasse anche questo rigassificatore".

La fase di recupero dopo la crisi economica in Italia ha «frenato» dopo il primo semestre 2010.

Riportiamo questa notizia sui livelli di crescita italiana, che ci tocca da vicino.
«La produzione industriale italiana è quasi ferma ai livelli dell'estate 2010», con un +0,1% di crescita media mensile da luglio 2010 a marzo 2011, «e dista dal massimo precrisi (-26,1%) ancora molto, -17,5%». Lo rileva il rapporto sugli scenari industriali del Centro Studi di Confindustria che sottolinea: «Il Paese rimane ad alta vocazione industriale ma spicca per la flessione dell'attività registrata nell'ultimo triennio (-17% cumulato), doppia o tripla di quelle delle maggiori concorrenti (peggio ha fatto solo la Spagna)».
I nostri imprenditori «devono essere tre volte più bravi degli altri» per sopravvivere «in un contesto competitivo così carente», è il commento del direttore del centro studi, Luca Paolazzi.

mercoledì 8 giugno 2011

PETIZIONE LAVOTATORI ENEL PORTO TOLLE - SUPERATE 5.200 FIRME PER RICONVERSIONE CARBONE

Ha superato quota 5.200 firme la petizione "Sostieni il lavoro in Polesine", organizzata dal Comitato Lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle, in collaborazione con le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil. A Porto Viro, al mercato del mercoledì, le adesioni sono state 272, arrivate soprattutto da giovani, italiani e stranieri (in particolare, russi e moldavi). Quota 5.200 e’ stata superata grazie alle sottoscrizioni arrivate all'indirizzo e-mail del Comitato, comitato.azione.lavoratori@gmail.com.
La "dura" vita dei giovani precari o disoccupati è al centro delle preoccupazioni degli anziani che firmano.


"Si fermano a parlare con noi, dicono che non vogliono che il futuro dei figli sia lontano da casa - racconta Roberto Sivieri, uno dei lavoratori attivi nella raccolta firme -. "Mio figlio è a casa senza lavoro, e io ho solo la pensione minima", ci diceva oggi una signora anziana. Le sue parole sono le stesse di tante persone - continua Sivieri -. Senza investimenti come la riconversione, nelle zone dove i giovani non trovano lavoro e sono costretti ad andarsene, il ricambio generazionale e' un problema reale".

PETIZIONE LAVORATORI CENTRALE ENEL PORTO TOLLE - SUPERATA QUOTA 4.800 FIRME

PORTO TOLLE, 7 giugno - Ha superato oggi quota 4.800 firme la petizione "Sostieni il lavoro in Polesine", organizzata dal Comitato Lavoratori in collaborazione con Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil. Le nuove firme sono state raccolte ai banchetti nei mercati di Loreo (224) e Rovigo (382), e intanto continuano ad arrivare le sottoscrizioni anche all'e-mail del Comitato, comitato.azione.lavoratori@gmail.com. Sostengono l'iniziativa giovani laureati, aziende, operai, commercianti. Il "Sì" alla riconversione e'
arrivato anche da un'agenzia di pratiche auto.
Nonostante lo stop del Consiglio di Stato, l'obiettivo da raggiungere resta l'apertura dei cantieri. Si legge nelle mail: "Vi sostengo perche' questo territorio ha bisogno di lavoro". "Spero che la situazione cambi e si risolva tutto al meglio. Io aderisco al vostro comitato come abitante del Polesine e come speranza per un mio futuro".
"Il progetto di riconversione e' fondamentale per rilanciare il nostro territorio, dal punto di vista economico e professionale, soprattutto per il futuro dei nostri giovani e delle nostre famiglie, che mai come in questo momento hanno bisogno di lavorare". Per la riconversione a carbone "pulito", la manifestazione organizzata oggi a Venezia da Cgil, Cisl e Uil regionali, dai sindacati di categoria Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uilcem-Uil e dalle Rsu della Centrale Enel di Porto Tolle, ha raccolto cinquecento persone tra lavoratori della Centrale Enel di Porto Tolle e delle aziende dell'indotto.


Il corteo ha sfilato in Campo San Toma' lungo il tratto di fondamenta che porta a Palazzo Balbi, dove una delegazione sindacale e amministratori locali hanno incontrato il governatore del Veneto, Luca Zaia, per cercare una soluzione unitaria allo stop della riconversione a carbone.

martedì 7 giugno 2011

HANNO FIRMATO ANCHE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE VENETO LUCA ZAIA E EMMA MARCEGAGLIA

 All'assemblea generale di Confindustria Venezia abbiamo manifestato con i dipendenti delle aziende dell'indotto, circa 30 persone, in rappresentanza del Comitato Lavoratori, delle ditte Florsystem, Isolfin, Riva e Mariani group e delle aziende del Consorzio Porto Tolle.
Abbiamo incontrato la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, il governatore del Veneto, Luca Zaia, e il presidente di Confindustria Venezia, Luigi Brugnaro, che hanno sottoscritto l’appello del Comitato Lavoratori a sostenere il lavoro in provincia di Rovigo.All'esterno del Teatro Toniolo, abbiamo esposto lo striscione "Sì al lavoro, Sì al carbone pulito", che ha accompagnato il passaggio in Piazzetta Cesare Battisti del governatore Zaia, e poco dopo della presidente Marcegaglia. Fiori della Florsystem sono stati sistemati al tavolo dei relatori al Teatro Toniolo e sono stati consegnati come omaggio alla presidente di Confindustria, per testimoniare la crisi di una delle aziende dell’indotto. L’azienda florovivaistica di Polesine Camerini ricaverebbe dalla riconversione a carbone il calore necessario a riscaldare le proprie serre. Nei 6 anni di iter autorizzativo, conclusi con lo stop del Consiglio di Stato, la Florsystem ha dovuto continuare a utilizzare gasolio per il riscaldamento, e i maggiori costi hanno marginalizzato i profitti e bloccato gli investimenti. Era stato previsto, infatti, un ampliamento di 30.000 metri quadri di serre, che avrebbe portato a raddoppiare il personale.
La situazione dell’azienda florovivaistica e’ solo un esempio. In vista dell'apertura del cantiere, attesa tra ottobre e dicembre 2011, erano gia' state qualificate 400 aziende e indette 52 gare d'appalto, per un valore di 1,8 miliardi di euro, su un investimento complessivo di 2,5 miliardi. Solo il Consorzio Polesine, una delle associazioni di imprese in gara per gli appalti, conta circa 1.000 dipendenti.
"Dopo lo stop del Consiglio di Stato al progetto di riconversione a carbone ci sentiamo mancare il terreno sotto i piedi. Viviamo l'angoscia di non sapere quale sara' il nostro futuro e questa e' una beffa, perche' l'investimento di Enel a Porto Tolle aprirebbe il piu' grande cantiere in Italia", abbiamo spiegato ai giornalisti. Per raccontare il momento abbiamo ricordato le parole di Benedetto XVI: "Il Papa ha detto che il lavoro aiuta ad essere piu' vicini a Dio e agli altri. Noi, adesso, siamo soli". L'assemblea di Confindustria Venezia ha espresso solidarietà ai lavoratori. Prima dell’inizio della parte pubblica dell’assemblea, avevano sottoscritto la petizione, tra gli altri, anche il vicepresidente dell’associazione degli industriali veneziani, Vincenzo Marinese, Paolo Cavaletto del Consiglio direttivo di Confindustria Venezia e i componenti della Giunta Davino De Poli, Marco Riva e Roberto Minicuci.Insieme alle sottoscrizioni inviate all'e-mail del Comitato, comitato.azione.lavoratori@gmail.com, le firme raccolte oggi hanno portato la petizione a toccare quota 4.200. Al termine saranno consegnate al governo e alle istituzioni regionali.
Domani è in programma una nuova manifestazione a Palazzo Balbi, indetta dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil regionali, dai sindacati di categoria Filctem-Cgil, Flaei-Cisl, Uilcem-Uil e dalle Rsu della Centrale Enel di Porto Tolle. L'iniziativa e' in concomitanza con la seduta della giunta della Regione Veneto, in programma alle 11.30. I rappresentanti delle organizzazioni sindacali chiedono di incontrare il presidente Luca Zaia e gli assessori regionali.

sabato 4 giugno 2011

A TAGLIO DI PO 300 FIRME PER LA RICONVERSIONE A CARBONE. CON LE ADESIONI NEL WEB SUPERATA QUOTA 4.000

"Sono senza lavoro. Voglio firmare". 
Giovani disoccupati e cassaintegrati raccontano con poche parole la loro condizione, e il resto lo aggiungono con una firma. Oggi ha ricevuto quasi 300 adesioni (295), raccolte al mercato di Taglio di Po, l'appello a sostenere il lavoro in Polesine e la riconversione a carbone della Centrale Enel di Porto Tolle, che il Comitato Lavoratori ha lanciato sabato scorso, in collaborazione con le organizzazioni
sindacali Filctem-Cgil, Flaei-Cisl e Uilcem-Uil. Sommate le adesioni inviate alla posta elettronica del Comitato, ad oggi le sottoscrizioni superano quota 4.000. 

Anche il vicesindaco di Taglio di Po, Layla Marangoni, ha firmato l'appello e al banchetto in Piazza IV Novembre ha espresso solidarietà ai lavoratori, rappresentati da Franco Cattozzo e Mauro Sponton.

venerdì 3 giugno 2011

MERCOLEDì 01 GIUGNO RACCOLTA FIRME PER IL SOSTEGNO AL LAVORO IN POLESINE



CENTRALE ENEL PORTO TOLLE - SUPERATE 3.500 FIRME PER RICONVERSIONE A CARBONE





La Festa della Repubblica è passata a Porto
Tolle con giovani e anziani in fila per firmare la petizione "Sostieni 
il lavoro in Polesine". I lavoratori della Centrale Enel, in
collaborazione con le organizzazioni sindacali Filctem-Cgil,
Flaei-Cisl e Uilcem-Uil, hanno raccolto circa 1.100 firme (1.118) al
mercato di Ca' Tiepolo, nel centro di Porto Tolle.
In cinque giorni, sono già oltre 3.550 persone (3.582) che hanno
sottoscritto l'appello a non fermare il progetto di riconversione a
carbone "pulito", bloccato dopo un ricorso accolto dal Consiglio di
Stato. "Gli anziani - raccontano Andrea Mancin e Roberto Carnemolla
del Comitato Lavoratori - ci dicono di continuare perchè la centrale
Enel è una delle poche risorse rimaste. Hanno visto chiudere gli
zuccherifici, l'ultimo grande cantiere è stato il Passante di Mestre,
e poi il lavoro è finito". Sperano di non vedere i figli trasferirsi.
"Senza la centrale ci chiedono dove deve andare la gente a lavorare".

Poi ci sono anziani che ce l'hanno con gli ambientalisti.
Ricordano che qui si e' lavorato nei canali per la bonifica del Delta,
e che loro sanno bene il valore dell'ambiente, perche' prima qui non
c'era niente.
La speranza dei giovani è di restare nel territorio dove sono
cresciuti, lavorando nel cantiere di riconversione e nella nuova
centrale: "Sono nato qui, mi piace viverci ed è qui che voglio
lavorare".